Trasformare i programmi dell’accesso in Toscana rendendo lo spazio a disposizione più dinamico e comunicativo. È questo il progetto che il Corecom ha realizzato, insieme alla Rai regionale e al dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Firenze, per il rilancio degli spazi a disposizione di soggetti collettivi sui canali del servizio pubblico, e sono già tredici i video prodotti in questa prima fase dell’accordo di collaborazione.
Un’iniziativa apprezzata dal presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo: “Da quando sono diventato presidente dell’Assemblea legislativa ho sempre detto che questo deve diventare il luogo per dare voce a chi ha meno voce, e quindi bene che oggi ci sia un ulteriore passo avanti con l’Università di Firenze e la Rai. Dare più spazio a quelle che sono le trasmissioni dell’accesso ai gruppi di consumatori e alle associazioni, per cercare di mandare messaggi più chiari, migliori, alle cittadine e ai cittadini della nostra Regione. Una democrazia funziona meglio quando ognuno di noi è più consapevole di quello che ha di fronte, di quello che può accadere. Quindi ogni volta che c’è uno spazio di democrazia in più io non posso che essere contento. Per questo ringrazio il presidente Enzo Brogi per l’ottimo lavoro che sta svolgendo, ringrazio l’Università di Firenze e la Rai per questa nuova e importante opportunità”.
A spiegare l’iniziativa il presidente del Comitato regionale per le comunicazioni della Toscana, Enzo Brogi: “Nel 1975 per la riforma della Rai fu programmata questa esperienza molto bella di affidare ad associazioni, sindacati, movimenti pacifisti e religiosi, uno spazio pubblico per poter proporre idee, programmi e progetti. Con il passare degli anni questa opportunità si è via via svilita e oggi il programma dell’accesso è uno spazio a disposizione, ma poco qualificante, senza nessun appeal, e soprattutto non è visto da nessuno”.
“Allora – ha spiegato il presidente del Corecom – con la Rai e con l’Università di Firenze abbiamo provato a mettere in questo spazio, offerto dal servizio pubblico, l’esperienza di un dipartimento che studia la comunicazione per affidare ai ragazzi un’opportunità per costruire loro i programmi che le associazioni utilizzeranno. E così dal prossimo mese i programmi dell’accesso saranno gestiti dall’Università e tutti coloro che vorranno potranno utilizzare questo spazio in un modo più dinamico, più comunicativo e più performante”.
Benedetta Baldi è la professoressa del dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Firenze coordinatrice del master che ha realizzato i lavori: “Ha una storia lunga, questa è la 18esima edizione. Abbiamo pensato a un master che fosse professionalizzante, che parlasse anche di competenze, rendendo gli studenti duttili nell’ottica di quella che sarà la loro formazione in azienda. Abbiamo provato a rendere ai ragazzi le cose complesse semplici, e a farli lavorare in gruppo. Un’altra cosa che manca spesso da noi. La competizione purtroppo non è andare insieme nella stessa direzione, ma concorrere per sgomitare uno contro l’altro. Una filosofia opposta a quella del nostro master”.
Erano presenti alla conferenza stampa il professor Bruno Mastroianni dell’Università degli studi di Firenze e quattro studenti che hanno realizzato alcuni dei lavori Matteo Crocetti, Jessica Montanari, Marta Pasquariello e Pietro Pignotti.
I progetti hanno riguardato l’associazione Aiuti dalla vallata di Vaiano (Prato); la Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia; Edera Rivista di Firenze; l’associazione culturale Gruppo Immagini di Pontedera; l’associazione di giovani avvocati Diritti al Punto; il circolo Arci Lancillotto Ballerini di Prato; l’associazione viareggina Asso H.a.r.t.; l’Arciconfraternita Parte Guelfa; l’associazione di Rosignano Solvay (Livorno) Pang’ono Pang’ono;La Chute associazione fiorentina che organizza concerti e spettacoli teatrali; l’associazione Lungarno; AEGEE Firenze, una delle più grandi associazioni studentesche rappresentata in 40 paesi d’Europa; l’associazione nazionale Sala d’arme Achille Marozzo cheorganizza ricerca e corsi di Scherma Storica, in modo sportivo e non solo folkloristico.
I video sono visibili all’indirizzo: https://www.youtube.com/playlist?list=PL6t5CByRgVQZQAigCHNVUVjamtyfSfgLa